Elettrosmog

preoccupazioni in merito all’approvazione dell’articolo 10 del DDL Concorrenza che prevede l’innalzamento dell’esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza (CEMRF) da 6 a 15 V/m(volt/metro). 

2/13/20242 min leggere

black towers during sunset
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Elettrosmog

    lo spartiacque tra prevenzione del danno e lobby di potere racchiuso in due comunicati

Il primo è dei medici ambientali di ISDE Italia che tornano a condannare la manovra di Governo e Parlamento sull’innalzamento dei limiti soglia, appellandosi a Regioni e Comuni per non finire nello tsunami elettromagnetico.

Il secondo è una nota della sezione di Bergamo di Confindustria (che all’interno racchiude ASSTEL, il ramo delle telecomunicazioni) che fregandosene dell’iter previsto della legge quadro e richiamato nella legge approvata prima di Capodanno (cioè 120 giorni poi DPCM Meloni entro Maggio), informa che dal 29 Febbraio 2024 vengano adeguati i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità relativi all’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici generati da sorgenti fisse (impianti di telecomunicazioni).”

L’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (ISDE), principale associazione italiana di medici che si occupano della correlazione tra fattori ambientali e salute umana, esprime le proprie preoccupazioni in merito all’approvazione dell’articolo 10 del DDL Concorrenza che prevede l’innalzamento dell’esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza (CEMRF) da 6 a 15 V/m(volt/metro). 

“Come medici e scienziati vogliamo sollecitare il Governo in tutte le sedi istituzionali opportune e nella conferenza Stato-Regioni a mantenere i valori di attenzione per i campi elettromagnetici attualmente in vigore, ovvero 6 V/m, e nel contempo chiediamo che la modalità di misurazione di tale valore, che attualmente avviene come media su 24 ore, torni ad essere svolta come media nei 6 minuti nelle ore di maggiore traffico telefonico”

Nel rapporto del Comitato per il futuro della scienza e della tecnologia (EPRS), Servizio Ricerca del Parlamento europeo, Unità Prospettiva scientifica (STOA PE 690.012- Giugno 2021), che costituisce al momento l’unica revisione sistematica istituzionale e internazionale disponibile, si legge  che i campi elettromagnetici generati dalle radiofrequenze sono probabilmente cancerogeni e probabilmente provocano effetti avversi sulla riproduzione e lo sviluppo umano”

Nessuna giustificazione “tecnica” all’aumento dei limiti per l’esposizione ai campi elettromagnetici

E’ chiaro che stiamo parlando di qualcosa che non trova giustificazione sul piano tecnico, ma solo su quello economico: il nodo principale, che sta a cuore agli operatori delle Telco, lo ribadiamo, è il paventato esborso (circa 4 miliardi di euro) per la realizzazione di nuove infrastrutture o l’adattamento (reingegnerizzazione) di quelle esistenti, al fine ospitare le tecnologie di nuova generazione, qualora non si addivenga all’aumento dei limiti, ignorando le conseguenze sanitarie.

Attraverso un’attenta pianificazione ed una corretta configurazione delle antenne, è possibile raggiungere gli stessi obiettivi di digitalizzazione anche con la normativa attuale; le stesse agenzie ambientali lo hanno ribadito in più occasioni.

https://oasisana.com/2024/01/12/medici-isde-italia-inaccettabile-laumento-dellelettrosmog-il-governo-e-le-regioni-italiane-mantengano-i-valori-attuali-per-il-principio-di-precauzione-ma-confindustria-li-alza-dal-29/

sito ufficiale ISDE

https://www.isdenews.it/il-parlamento-aumenta-i-limiti-di-esposizione-ai-campi-elettromagnetici-un-favore-agli-operatori-telefonici-stranieri-e-contro-la-salute-pubblica/

https://www.isdenews.it/nessuna-giustificazione-tecnica-allaumento-dei-limiti-per-lesposizione-ai-campi-elettromagnetici/